La filariosi è una malattia parassitaria grave e potenzialmente fatale che puà colpire sia il cane che il gatto.
È sostenuta da vermi tondi che vivono all’interno del cuore e dei vasi polmonari dei cani e gatti malati causando gravi danni all’apparato cardiovascolare e respiratorio. I cani sono gli ospiti naturali del parassita, all’interno del cuore e vasi polmonari del cane i parassiti vivono crescono e si riproducono.
Come il mio cane può contrarre la filariosi?
Le zanzare giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione della malattia.
Le femmine dei parassiti adulti vivono nei cani infetti e producono delle microscopiche forme larvali (microfilarie) che circolano nel sangue degli animali malati.
Quando la zanzara punge un animale infetto, assume insieme al sangue, le larve del parassita; queste restano nell’insetto per circa due settimane. All’interno del corpo della zanzara (vettore) le larve del parassita maturano e crescono passando in 10-14 giorni da L1 a L3, quando sono arrivate allo stadio L3 sono poi pronte per essere inoculate, attraverso una puntura, negli ospiti definitivi.
Nell’organismo degli animali le larve evolvono nelle forme giovanili da L3 (3-4 giorni) a L4 (45-65 giorni) diventando adulte nel circolo ematico in 4-5 mesi. Attraverso il circolo sanguigno raggiungono il cuore, dove divengono vermi adulti.
Questi parassiti si localizzano nel cuore e nei grossi vasi sanguigni dove raggiungono la maturità 6-7 mesi dopo l’infezione. Possono arrivare a 15 centimetri di lunghezza e vivere per 5-7 anni.
Da adulti sono in grado di produrre ed immettere in circolo le larve figlie (microfilarie) che, assunte dalle zanzare, andranno a colpire altri animali, chiudendo così il ciclo.
Sintomi
I primi sintomi compaiono diversi mesi dopo l’infestazione, quando l’organismo reagisce contro il parassita e il cuore, danneggiato e sfiancato dalla presenza delle filarie, inizia a funzionare male.
Il cane appare stanco, tossisce, è affannato anche dopo piccoli sforzi e, con il passare del tempo, diviene sempre più inappetente e depresso.
Se la filariosi cardiopolmonare non viene riconosciuta e curata, può portare alla morte del nostro animale.
Terapia Filariosi
La terapia è rischiosa e prevede l’utilizzo di farmaci molto tossici che uccidono i parassiti adulti.
Se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell’animale, questo resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno cardiaco non sempre è reversibile.
La Prevenzione Filariosi
La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l’infestazione dovuta a questi parassiti normalmente viene fatta somministrando per bocca o con formulazioni iniettabili a fronte di un accertamento preventivo dell’assenza del parassita nei cani che potrebbero essere portatori.
Per la Prevenzione della malattia, nel nostro Centro seguiamo le linee guida ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites).
- I farmaci appartentnti alla categoria dei lattoni macrociclici. Possono essere somminsitrati sia per bocca che spot-on (per un periodo che va da aprile a dicembre e in alcuni casi per tutto l’anno).
- Una formulazione iniettabile a base di moxidectina in microcapsule (sustained release formulation) nei cani adulti. Il prodotto è in grado di fornire una protezione di 6 mesi. Normalmente viene inoculato a maggio.
Prima di iniziare qualsiasi trattamento profilattico è necessario essere sicuri che il paziente non presenti già la malattia anche se è stata effettuata la profilassi nel modo corretto. Per fare questo si vanno a ricercare nel sangue la presenza dei parassiti o dei loro antigeni.
Non dobbiamo dimenticare che anche il gatto può essere colpito dalla filariosi!
Esistono differenze significative tra la filariosi cardiopolmonare felina e quella canina dovute all’adattamento del parassita al gatto. Sebbene i gatti siano ospiti suscettibili, essi sono più resistenti all’infezione da vermi adulti di quanto lo siano i cani.
I gatti con parassiti adulti hanno tipicamente solamente 1 – 3 parassiti e molti gatti infestati non hanno parassiti adulti.
Tuttavia, a causa delle dimensioni corporee relativamente piccole, gatti con pochi vermi sono considerati gravemente infetti in termini di biomassa parassitaria.
Nuove ricerche hanno dimostrato che nel gatto l’infezione delle forme immature da sole possono causare gravi conseguenze, l’infiammazione conseguente alla presenza di questi parassiti danneggia gravemente i vasi sanguini, polmoni e il cuore dell’animale affetto.
A differenza del cane, nel gatto non è il fenomeno ostruttivo a dare i problemi principali, ma l’infiammazione che si instaura per la presenza del parassita.
Per questo motivo anche le forme immature dei parassiti causano danni organici gravi determinando una condizione conosciuta come heartworm associated respiratory disease (HARD).
La reale prevalenza della filariosi cardiopolmonare nei gatti è probabilmente sottovalutata a causa dei limiti diagnostici e per la tendenza dei gatti nel mostrare solo segni clinici transitori o di morire senza alcuna segno specifico.
Per questi motivi la prevenzione è l’unico modo per proteggere i gatti dai gravissimi effetti della filariosi.